La Sardegna ospita un patrimonio naturalistico tra i più importanti d’Europa.
argia
Nell’Isola sono pressoché assenti animali particolarmente velenosi o particolarmente pericolosi per l’uomo, se si escludono pochissime varietà d’insetti, in particolare alcuni tipi d’Aracnidi (ad es. la malmignata, un piccolo ragno presente nel Sud dell’Isola, l’argia, una sorta di formica presente un po’ ovunque, specialmente in luoghi aridi o sabbiosi), e poche altre specie.
Nonostante queste sinistre ma sporadiche presenze, i pericoli potenziali per l’uomo provenienti dalle altre varietà si limitano per lo più a conseguenze di tipo allergico (tipo shock anafilattico) peraltro limitate di norma alle persone più sensibili, causate ad esempio da punture d’api, vespe, tafani, ecc.; non sono presenti rettili particolarmente velenosi, ne grossi animali carnivori pericolosi per l’uomo, tranne forse qualche cane randagio, il cinghiale, la volpe.
Per il resto, la ricca varietà faunistica annovera tra i mammiferi il cervo sardo, il muflone, animale simbolo dell’Isola; la martora, il gatto selvatico, la lepre, il ghiro, lo scoiattolo, la donnola…Tra i volatili: il falco della regina, il falco pellegrino, l’aquila del Bonelli, l’aquila reale, l’avvoltoio grifone.Nelle zone umide l’avifauna comprende, tra gli altri, il fenicottero e il raro pollo sultano.
muflone-sardo
L’ambiente marino è popolato dalle specie comuni nel Mediterraneo e da rarità come le testuggini e la celebre foca monaca, localizzata nelle grotte della costa orientale. Notizia recente è che si sta verificando il ritorno d’animali non più presenti nell’Isola da parecchio tempo come ad esempio la tartaruga del genere Caretta-caretta, anfibio che dopo anni d’assenza ha deciso di tornare sulla costa del Sud a nidificare. Questi sono solo alcuni esempi, ma l’elenco sarebbe potuto essere ben più nutrito e complesso.