Nell’ultimo giorno del 2015 hanno mandato offline per ore il sito della Bbc. Poi sono passati a quelli di Donald Trump, a partire da quello della sua campagna. Infine, durante una intervista in diretta rilasciata a una radio della galassia di Anonymous, hanno steso una serie di siti governativi pachistani.
Il 2016 è iniziato col botto per un gruppo che fino a oggi non era molto noto, i New World Hackers. In particolare, a impressionare gli addetti ai lavori è stato l’attacco condotto contro la Bbc lo scorso 31 dicembre, che ha mandato ko il suo sito, il suo sistema di streaming web e gli altri servizi digitali del dominio bbc.co.uk per alcune ore. All’inizio, l’emittente britannica aveva parlato di problema tecnico, ma successivamente ha ammesso di essere stata oggetto di un attacco informatico. E anche molto pesante, secondo alcuni osservatori.
C’è infatti chi ritiene che quell’attacco di tipo DDoS – che consiste nel mandare offline un sito o un servizio sommergendolo di traffico – abbia segnato un nuovo record, raggiungendo i 602 Gbps.
Se questo picco di traffico verrà confermato – Wired ha chiesto conferma alla Bbc, la quale ha risposto di non voler commentare – si tratterebbe, come sostengono alcuni esperti, di un caso notevole. Tanto più se – come hanno poi affermato i New World Hackers – sarebbe stato solo un test andato oltre le aspettative. Insomma, l’intento non era di zittire i media britannici, ma di mettere alla prova il proprio armamentario. Da usare poi contro gli obiettivi veri, in particolare contro i siti pro-Isis.